Il paesaggio non ha volto
Azioni collettive di avvicinamento al paesaggio
Progetto e ricerca di Judith Annoni e Liber Dorizzi
La nostra ricerca nasce nel 2016 a partire dal senso di attrazione verso il paesaggio, in particolare verso il bosco. In seguito abbiamo incominciato ad esplorarlo attraverso i nostri linguaggi artistici come il movimento, la danza, la voce.
Nel tempo abbiamo cercato di costruire un dialogo il più possibile fra pari, partendo dal corpo e dal tentativo di farne una guida per muoverci fra gli alberi e i rovi. Abbiamo realizzato presto che il bosco non è la nostra casa, è un luogo lontano e sconosciuto.
In quanto cittadini del contemporaneo non abbiamo accesso automaticamente al corpo selvatico, abbiamo dimenticato l’animale che siamo. Il tentativo di avvicinamento al bosco muove da questa consapevolezza, da questo senso di estraneità che è necessario osservare per conoscere il nostro punto di partenza.
Fondamentali, nella nostra ricerca, sono stati gli incontri con maestri e voci del passato che ci hanno aiutato a trovare le parole per descrivere le nostre sensazioni.
Rainer Maria Rilke, per la poesia che traccia i contorni del paesaggio, Baptiste Morizot, per la scoperta della teoria del tracciamento, e inoltre Jack London, Anna Tsing, Gilles Clement ed Eduardo Kohn.
La lettura di frammenti di questi testi introduce sempre il nostro lavoro.
Nel tempo abbiamo affinato le tecniche di avvicinamento al bosco, passando attraverso momenti di ascolto e osservazione, momenti di esplorazione con il movimento e momenti di sperimentazione vocale.
Abbiamo aperto la nostra ricerca con esperimenti rivolti ad amici e colleghi, e questo ci ha aiutati a comporre un percorso di pratiche collettive che si svolgono durante l’attraversamento del bosco.
Esperimenti:
2016 – 2021 presso il Bosco delle Sorti, in collaborazione con la microazienda agricola La Valdanzosa, Cassine (AL)
2022 e 2023 presso ORA Orobie Residenze Artistiche, Rassegna Rami d’Ora, Piateda (SO)